Ci ha lasciato lo scorso novembre Riccardo Malipiero. Il compositore, giornalista, critico musicale e saggista si è spento a Milano a 89 anni. Malipiero era nato nel capoluogo lombardo il 24 luglio 1914 e apparteneva a un’antica famiglia veneziana di musicisti. Figlio del violoncellista Riccardo e nipote del grande compositore Gianfrancesco, si diploma giovanissimo nel 1932 in pianoforte al Conservatorio di Milano e in composizione a Torino perfezionandosi poi a Venezia con lo zio. È tra i primi in Italia ad adottare il metodo dodecafonico pur rimanendo un difensore della libertà d’espressione musicale. Tra le sue composizioni di maggior successo le opere Minnie la candida (1942) e La donna è mobile (1957), dirette dalla storica bacchetta di Gianandrea Gavazzeni al loro debutto, oltre all’opera televisiva per la Rai Battono alla porta (1962), su testo di Dino Buzzati. È per volontà del compositore che nel 1949 viene organizzato a Milano il primo Congresso di musica dodecafonica al quale partecipano anche Schönberg, Maderna, Dallapiccola e Cage. Scrive come critico musicale su Il Popolo e sul Corriere Lombardo e nel 1977 gli viene conferita la medaglia d’oro del Comune di Milano – massimo riconoscimento della città a una persona – per le sue benemerenze artistiche. Tra il 1969 e il 1984 è direttore del Liceo musicale di Varese. Ha ricoperto funzioni direttive presso la casa editrice musicale Suvini Zerboni e di direttore artistico e organizzativo del circolo milanese di Palazzo Durini, particolarmente attento alla diffusione della musica contemporanea. (2003-12-17) |
